La guerra dei papaveri

 ⠊۵⋆⠊༄✶☪⊹⠁𝐋𝐀 𝐆𝐔𝐄𝐑𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐈 𝐏𝐀𝐏𝐀𝐕𝐄𝐑𝐈⠊۵⋆⠊༄✶☪⊹⠁

-𝐑. 𝐅. 𝐊𝐔𝐀𝐍𝐆

"I bambini smettono di essere bambini quando si dà loro in mano una spada. Quando si insegna loro a combattere una guerra, li si arma e li si butta in prima linea, allora non sono più bambini. Sono soldati." 

Prima di parlarvi di questo impressionante romanzo, vorrei ringraziare Giulia per aver organizzato il review party e la casa editrice Mondadori per averci permesso di leggerlo in anteprima. Potrete trovare le recensioni delle altre partecipanti sui loro blog! Vi lascio qui sotto i profili che partecipano all'evento e le date di uscita delle recensioni.

"La guerra dei papaveri" è un romanzo green-dark fantasy ovvero si svolge in un'ambientazione fittizia, a tratti comune a quella reale, che vede come protagonisti personaggi malvagi e privi di morale. La trama cruda e sanguinosa è ispirata allo scontro avvenuto tra Cina e Giappone prima e durante la seconda guerra mondiale: la guerra sino-giapponese, che può essere considerata il più grande conflitto asiatico del XX secolo. Integrando il romanzo con i suoi studi sulle strategie militari cinesi e i traumi che seguono le guerre, Kuang ha reinterpretato la vita in Cina nell'ultimo secolo in chiave fantasy. 

Seguiamo le vicende di Rin, un'orfana di guerra cresciuta in una remota provincia. Il suo futuro sembra segnato dalle scelte dei suoi tutori ma Rin, determinata a non servire un uomo per il resto della vita, riuscirà ad entrare nella scuola più prestigiosa dell'impero. Le difficoltà non sono terminate: le sue origini la rendono un facile bersaglio e dovrà lottare per restare nella scuola. Nel frattempo, le ostilità con i paesi vicini sfociano in guerra e Rin sembra essere l'ultima chance di salvare l'impero. La ragazza scopre infatti di avere poteri antichi e straordinari capaci di ribaltare le sorti dell conflitto.



Il romanzo, di una lunghezza di circa 500 pagine, è suddiviso in 3 parti. Inizialmente Rin è una ragazza insicura delle proprie capacità ma determinata a sfuggire al matrimonio combinato dalla sua famiglia. Quest'apertura risulta simile a Rebel of the sands scritto da Alwyn Hamilton: un inizio efficace che ci permette di entrare immediatamente in empatia con i pensieri del personaggio. 
In questo modo la scrittrice tratta la condizione della donna in epoca antica (purtroppo in alcuni paesi ancora moderna) trovando però una via che può condurre la protagonista alla salvezza. Questa strada tuttavia non sarà priva di complicazioni. 
Come anticipa la trama, Rin riuscirà ad essere ammessa nell'accademia militare più prestigiosa dell'impero, la Sinegard. Nè la scuola nè la città erano come se le era immaginate: la prima chiassosa e colma di venditori che tentano in tutti i modi di approfittarsi degli stranieri, mentre l'accademia risulta più dura di ciò che pensava. Rin verrà presa di mira non solo dagli studenti ma anche da un insegnante per il colore della pelle; troverà anche persone disposte ad aiutarla, in particolare un insegnante con cui sviluppa un rapporto speciale. In questa prima parte la scrittrice tratta il tema del razzismo e la condizione degli emarginati, introducendo anche il tema dell'oppio. 
Personalmente questa è la parte che ho trovato più debole e piatta. La trama risulta a tratti troppo vicina a quella di Nevernight di Jay Kristoff, pubblicato anch'esso dalla casa editrice Mondadori, e non mi ha permesso di affezionarmi ad alcun personaggio. 
Fortunatamente, dopo la pesantezza della presentazione del tema storico e la vita in accademia che ho trovato scialba, il libro si riprende diventando davvero qualcosa di unico e originale. 
Con l'arrivo della guerra assume infatti toni più cupi e violenti, motivo per cui considero la serie adatta agli over 18. 
Del conflitto che dilaga nel regno non ci viene risparmiato alcun tratto di violenza e orrore, rendendo il tutto crudo, veritiero e realistico. 

"La guerra non determina chi ha ragione. La guerra determina chi resta."
Considero il precedente estratto una delle frasi più efficaci del romanzo. Siamo portati ad appoggiare la nostra protagonista e la sua nazione, ma siamo sicuri che ci sia davvero una parte che ha ragione all'interno di una guerra? Gli scontri portano morte e distruzione da entrambe le parti, non esistono i buoni e le mani di ogni sopravvissuto sono macchiate di sangue. 

"Per la federazione, lo sterminio di un'intera etnia in una sola notte non era affatto un'atrocità. Era soltanto una necessità."

Ho apprezzato moltissimo il modo in cui è stato descritto il carattere e le conseguenze della guerra sulla psicologia dei protagonisti: spesso troviamo personaggi insensibili e forti anche davanti a questo tipo di atrocità. ma qui no. Kuang non nasconde la paura, il desiderio di vendetta e nemmeno la ricerca di qualcosa che possa cancellare queste emozioni opprimenti: l'oppio. Il romanzo presenta frequentemente comandanti che ne sono dipendenti e vite distrutte da droga e dalle divinità, l'argomento più particolare della storia.

"Gli dei non desiderano nulla. Gli dei esistono, semplicemente. Non possiamo farci niente, è la nostra natura: siamo pura essenza, puro elemento. Voi umani vi infliggete dolore e poi incolpate noi. Le calamità sono opera dell'uomo. Noi non vi imponiamo di fare nulla. Noi abbiamo sempre e solo dato una mano."
Come anticipato, l'elemento più interessante è proprio il ruolo del fantasy all'interno del libro. Rin infatti scopre di poter entrare a contatto con le divinità e impiegare nel mondo che la circonda questi poteri straordinari e distruttivi. E' una ragazza ambiziosa e non le basta avere un piccolo assaggio di questo immenso potere; il suo desiderio di rivincita contro il mondo che l'ha oppressa la porterà a fare cose che non avrebbe neppure potuto immaginare. 


Chiudo la recensione con questo meme (scusate ragazzi, avevo ispirazione e mi annoiavo XD) e consigliandovi altamente di recuperare il romanzo che tra l'altro verrà pubblicato in Italia in un'edizione stratosferica. 
Ringrazio ancora le altre partecipanti, la Mondadori e Rin che mi ha accompagnata in questo splendido viaggio. Aspetto con ansia di leggere i seguiti!!!
 



  








 

 

 

Commenti

  1. Ciao :D
    Bellissima recensione, concordo sui temi che tratta.
    Però personalmente non sono riuscita ad entrare in empatia con nessun personaggio.
    Non mi è piaciuto.
    (AlessandraNekkina9372)

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    Risposte
    1. Ciao Ale! Concordo in parte con ciò che hai detto: nella prima metà del libro la storia non mi aveva preso e non riuscivo a sopportare alcuni personaggi, però secondo me dopo si riprende alla grande! Chiaramente si tratta sempre di impressioni diverse da persona a persona. I gusti sono per fortuna differenti ed è bello avere sempre un confronto ❤️

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    2. Ciao Ale! Concordo in parte con ciò che hai detto: nella prima metà del libro la storia non mi aveva preso e non riuscivo a sopportare alcuni personaggi, però secondo me dopo si riprende alla grande! Chiaramente si tratta sempre di impressioni diverse da persona a persona. I gusti sono per fortuna differenti ed è bello avere sempre un confronto ❤️

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